Pensiero e Associazione
La filosofia di Mondo Doula in 5 punti
Le sapienze delle madri
Al centro delle pratiche di una doula c’è la mamma con la sua soggettività, la sua storia, le sue percezioni e visioni. La doula impara a dare corpo a ciò che appartiene spontaneamente alle mamme: se le madri si potessero muovere a partire dalle loro sapienze il mondo troverebbe appoggio su una cultura materna prospera e creativa, ampia e robusta.
Un linguaggio materno
Intento principe delle doule di Mondo Doula è quello di costruire e scrivere un linguaggio nuovo e di riferimento per le madri, i loro figli e le loro famiglie. Un vocabolario “sentito” dalle madri perché corrispondente ai loro bisogni più autentici.
Un linguaggio materno, chiaro e semplice che possa agire socialmente con efficacia e incisione.
Culture di mamma
Le doule di mondo doula hanno a cuore i diritti delle madri e dei loro bambini. Tenerli in considerazione nelle loro pratiche vuol dire mirare alla costruzione di una cultura sensibile e attenta alla maternità e alla genitorialità e ai processi di crescita dei bambini.
Un mestiere di comunità
La doula di mondo doula impara a tradurre le abilità delle madri, come la cura, l’accoglienza, la forza, il contatto, il nutrimento e molte altre, in risorse utili per l’intera comunità. Con semplici arti costruire piano piano comunità ricche di profondità e pace.
La dignità del gesto
La doula di mondo doula fa della delicatezza, del rispetto e della fierezza il suo modus operandi.
L’Associazione Professionale
Mondo Doula, attiva dal 2009 e dal 2017 associazione professionale, promuove lo sviluppo della figura della doula e le sue pratiche verso le madri e i loro bambini, attraverso la scuola di formazione, la ricerca sul territorio e la costante definizione di proposte progettuali, collaborative tra e di crescita individuale.
La doula è una figura professionale sociale, non è una figura sanitaria, ed esercita la sua professione secondo le direttive della legge 4/2013.
Si occupa del sostegno concreto, affettivo e relazionale alla donna e alla famiglia nella gravidanza e fino al primo anno di vita del bambino. La doula accompagna i genitori nella continuità.
Offre presenza e vicinanza su misura, a domicilio e non, intima e confidenziale, nel pieno rispetto delle scelte delle persone che accompagna. Offre ascolto, supporto, aiuto nella quotidianità e orientamento non direttivo.
L’associazione attualmente conta 450 socie e soci che operano in molte regioni italiane.
Sede legale: Via Irpinia 22, 30174, Venezia (VE)
C.F.: 93054060509
Sedi regionali:
Friuli Venezia Giulia/Lignano Sabbiadoro (UD) Via Casa Bianca 6/152 c/o Raffaella Teot
Piemonte/Torino Via Musinè 5 c/o Marzia Andretta
Lombardia/Milano via Mecenate, 3/1 c/o Valentina Ghilardotti
Emilia Romagna/San Giovanni in Persiceto (BO) Via Garzolè,5 c/o Ilaria Ruiu
Toscana/Firenze Via Frà Bartolommeo, 4 c/o Giada Riva
Lazio/Roma Piazza Rio de Janeiro, 1 c/o Federica De Filippis
Occhi di Doula / Esercizi sul vedere
Vediamoci.
Guardare, vedere, osservare, intravedere, vedere dentro, vedere oltre, vedere sotto e sopra, non vedere, ti vedo non ti vedo, occhiali per vedere, il binocolo per vedere lontano, il telescopio per vedere le stelle e il microscopio per vedere le cellule. In quanti modi usiamo i nostri occhi, quanti occhi abbiamo due o più? Il terzo occhio? Imparare a vedere con la parte posteriore di noi. Siamo un grande occhio o per vedere dietro e ai lati dobbiamo fare un giro intorno a noi stessi?
E come usiamo gli occhi per vedere dentro di noi? Dove arriviamo con loro? Uno sguardo e via, una sbirciatina, occhio eh!!!! Prendere visione di. Ragionar di vista e di occhi è cosa preziosa. Siamo abituati a non trattare gli occhi e la loro funzione in senso ampio, a vederne, per l’appunto, le mille funzioni. Cosa sono gli occhi per me, per te? Come sono fatti i miei e i tuoi?
Di che colore sono i suoi occhi, dicono all’anagrafe. Ho scoperto che mio marito ha gli occhi verde/nocciola. Così hanno scritto sulla carta d’identità eppure sembravano scuri e basta! Occhi piccoli, grandi di varie forme… occhi felici, tristi, gonfi di pianto, luminosi. Pieni di bianco, se ti abbassi la congiuntiva puoi vedere se hai poco ferro! Che ciglia lunghe ha quel bambino.
Occhioni bellissimi. Vicini lontani dal naso. Ciglia e sopracciglia. Mi confondo sempre. Hai mai provato a strabuzzare gli occhi e a chiuderli stretti. Che ti succede? E se li tocchi e viaggi su di loro? Cosa trovi, cosa senti? Dove ti cade l’occhio in questa stanza, cosa desidera vedere? I desideri degli occhi! Dove si chiudono gli occhi? Quando? Perché? Che bello quando ci difendono. I bambini dicono chiudo gli occhi così non vedo ciò che mi fa paura. E gli adulti? Non sempre bambini e adulti lo possono fare!
Insomma vedere è tante cose, è come contattare tanti mondi reali, emotivi e fantastici. Il vedere riguarda tanta vita. Pare tuttavia che non tutti lo sappiano. Scopriamo un pochino gli occhi, quando abbiamo bisogno degli occhiali. Cava e metti, metti e cava per vedere meglio. Ma l’occhio ha bisogno di più attenzione e se lo avviciniamo, tocchiamo le nostre emozioni, il nostro modo di sentire. Vedere e non vedere ci dice come funzioniamo.
Un suggerimento: il libro di Bruno Munari “Guardiamoci negli occhi” ed. Corraini
Sara Cavallaro